Sono partito a fine ottobre, in Andalusia (Jaén), per iniziare il mio servizio di volontariato europeo, tramite la mia organizzazione di invio “Cantiere Giovani” e scelto dall’associazione di arrivo “Colectivo Gentes” di Jaén. Molti sono stati gli aspetti positivi e altrettanto quelli negativi; vorrei raccontarvi soprattutto la parte positiva della mia esperienza, perché è quella che conta di più, in totale sincerità.
Mi sono ritrovato in una piccola cittadina del sud della Spagna, che all’apparenza poco poteva offrirmi, ma se si cerca la parte migliore delle situazioni, ti possono offrire veramente tanto.
Vivevo con gli altri tre volontari del progetto ed è stata molto dura abbattere la barriera linguistica e differenza culturale, per iniziare a conoscersi. Con una di loro, Ruska, proveniente dalla Georgia ho instaurato un bellissimo rapporto che spero sarà continuativo per il nostro futuro. Presso l’associazione ho subito trovato un bell’ambiente lavorativo, grazie a Rachele, colei che ogni mattino era la prima persona a darci il buongiorno entrati in ufficio, una ragazza sempre disponibile; e grazie soprattutto alla nostra Supervisor, Alessandra. Potrei scrivere per ore riguardo lei. Da un punto di vista lavorativo dava tutta se stessa, ( ne parlo al passato perché attualmente non lavora più presso quell’associazione) una ragazza empatica con i volontari, amorevole, sempre pronta ad aiutarci, flessibile a tutte le nostre richieste e riusciva a creare un ambiente di lavoro piacevole e divertente.
Beh, volete sapere quale è la parte migliore del mio volontariato? Aver conosciuto lei. Un’amica, che mi hasempre aiutato nei momenti down della mia esperienza e insieme siamo riusciti a costruire un bellissimo rapporto di amicizia, facendoci forza a vicenda in tutte le nostre giornate. I volontari ci occupavamo di promuovere il volontariato Europeo e organizzare ogni settimana scambi linguistici con ragazzi Erasmus e ragazzi del posto. Questo mi ha dato la possibilità di conoscere diverse persone, con cui ho scambiato interessanti conversazioni e divertenti serate a bere le più buone birre della città. Durante questo periodo ho avuto la possibilità di viaggiare molto, nel sud della Spagna, in Portogallo a Lisbona, e non dimenticherò mai i miei viaggi in Marocco e nelle isole Canarie.
Lo SVE è tutto questo, un’esperienza completa che ti aiuta ad abbattere molte barriere nella tua vita, limiti e a formare sempre di più, in positivo, vari aspetti della tua persona.
Purtroppo il progetto è terminato prima del periodo stabilito, per vari problemi all’interno dell’associazione, e per fortuna l’agenzia nazionale mi ha dato la possibilità di partire per un nuovo progetto di volontariato europeo, sempre in Spagna, a Zaragoza. Per il momento poco posso raccontarvi di questa esperienza, mi trovo qui da dieci giorni; posso dirvi che è una città bellissima e molto interessante da un punto di vista artistico – culturale, mi occupo di attività extrascolastiche con i bambini e mi trovo molto bene in questo contesto.